Cosa riguarda il servizio?
Il D.Lgs 231/01 pone a carico dell’impresa una responsabilità diretta in dipendenza di determinati reati commessi da propri amministratori, dirigenti, dipendenti o terzi mandatari qualora realizzati nell’interesse o a vantaggio dell’impresa stessa.
Il Decreto sovverte, dunque, il principio “societas delinquere non potest” attribuendo al giudice penale la competenza a giudicare, in parallelo, la responsabilità dei soggetti cui è attribuita la commissione del reato e la responsabilità dell’impresa nell’interesse o a vantaggio della quale il reato sarebbe stato commesso.
La norma ha, peraltro, previsto espressamente che l’impresa possa andare esente da responsabilità, ovvero possa vedere attenuata la propria responsabilità, qualora si sia dotata di un modello di organizzazione e di gestione interno idoneo a prevenire la commissione dei reati previsti nel decreto.
Il sistema di responsabilità amministrativa si rivolge a tutte le società, enti pubblici economici, associazioni; gli unici enti esenti risultano essere Stato, Regione, Provincia, Comune, Uffici finanziari, ecc.
Per quanto attiene i reati societari è da considerare che rilevano per tutte le imprese, in particolar modo con l’introduzione del Nuovo Diritto Societario (D.LGS 17/01/03 n.6), in vigore il 1 gennaio 2004, che ha introdotto rilievo le sostanziali modifiche di riforma organica della disciplina delle società di capitali e società cooperative.
Perché implementarlo?
Adottare un Modello Organizzativo ex D.Lgs 231/01 consente di avere dei benefici facilmente intuibili:
– Prevenire sanzioni da parte delle autorità competenti in riferimento ai reati presupposti;
– Migliorare l’organizzazione interna dell’impresa chiarendo e ottimizzando la suddivisione di competenze e responsabilità;
– Assicurare il rispetto degli adempimenti previsti quando ciò venga richiesto nell’ambito dei rapporti contrattuali dell’impresa;
– Dotarsi alfine di un sistema di base per procedere alla strutturazione di una vera e propria “Corporate Governance”.