Da ormai più di 5 anni è stata pubblicata la ISO 37001 sui sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione.
Perché c’è bisogno di una norma?
Il fenomeno della corruzione si è dimostrato dilagante, inquinante del sistema economico internazionale e impattante sui rapporti di corretta concorrenzialità tra le imprese e di funzionamento equo ed efficiente dei mercati. Rappresenta oggi un valore pari a circa l’1% del PIL UE, 120 miliardi di euro l’anno.
La corruzione solleva preoccupazioni di ordine morale, politico ed economico in quanto lede le fondamenta dello sviluppo, aumenta i costi del business, introduce elementi instabili e incerti nelle transazioni commerciali, alla fin fine danneggiando la qualità di prodotti e servizi, elevandone il costo sostenuto dalla comunità.
Non appaiono sufficienti i soli strumenti legislativi e gli accordi nazionali ed internazionali. L’azione di contrasto deve diventare sistemica e per fare questo occorre che le organizzazioni stesse, sia pubbliche che private, entrino in gioco direttamente per sostenere la costruzione di un percorso lineare, razionale e trasparente sulle politiche e procedure di anticorruzione.
La ISO 37001 intende fare proprio questo: passare dall’approccio formale/ burocratico alla logica “risk-based”, fornendo una linea guida per aiutare le organizzazioni a prevenire, individuare, rispondere a fenomeni corruttivi a tutti i livelli (nei rapporti con i clienti, con i soci in affari, con il personale, con tutti gli altri stakeholder).
E’ quindi necessario mettere in piedi un sistema di gestione che sappia valutare i rischi di corruzione nelle attività aziendali, i costi connessi e che preveda l’adozione di misure cautelative misurabili, operando sistematicamente un monitoraggio della loro efficacia e un miglioramento della capacità di prevenire eventi corruttivi.
La certificazione ottenibile in riferimento alla norma non è una “patente di onestà”, come anche l’UNI ha inteso sottolineare, e non si sostituisce agli obblighi legislativi, ma può consentire una valida prova dell’impegno a prevenire, rintracciare e affrontare la corruzione ed esprime quindi un fattore di sicuro valore nei confronti di terzi. E grazie alla sua flessibilità è applicabile a organizzazioni di ogni tipo, dalla PA alle imprese private, alle no profit.
Questo formidabile elemento di garanzia al management, agli investitori, ai dipendenti, ai clienti e alle altre parti interessate dell’organizzazione può dare un ulteriore impulso al sistema economico e allo sviluppo etico d’impresa. L’invito è quello di rendere la correttezza e la trasparenza due leve decisive per costruire un futuro più efficace, più sostenibile, più giusto.